mercoledì 11 luglio 2012

JOE JACKSON - THE DUKE (2012) - Album tributo alla musica di Duke Ellington

Questo ultimo album di Joe Jackson, “The Duke”, è un'ottimo album, forse non uno dei migliori in assoluto della lunga discografia di Joe Jackson, ma comunque un'album di alto livello, con alcuni grandi brani.  E' un tributo ad uno dei suoi eroi musicali, Duke Ellington, mito della musica afro-americana, un musicista che, come Cole Porter e George Gershwin (altri due eroi musicali di J.J.)  per cui la definizione di “genere” non esisteva, ma viveva la musica come un'incrocio senza muri di confine tra I vari stili, proprio come è sempre stato anche per Joe Jackson, artista non etichettabile sotto nessuno stile preciso, proprio perchè la sua musica è un luogo dove si incrociano e si fondono in modo mirabile quasi tutti I generi di musica esistenti nel mondo, generi che Joe è in grado di unire stemperandovi sempre il suo tocco unico, altamente originale e creativo, e così avviene, in modo assolutamente convincente, anche in questo ultimo album, dove Jackson riprende 15 classici di Duke Ellington e li riarrangia, cambiandoli in modo radicale.
Per prima cosa elimina le trombe, che erano lo strumento principale nei brani di Duke Ellington e poi si circonda di uno stuolo magnifico di musicisti. E così “THE DUKE” non è un semplice tributo ma è un vero e proprio album di Joe Jackson, che prende I brani di Ellington e li fà diventare totalmente suoi, rielaborandoli in un  crocevia di incontro tra I suoni più diversi. “THE DUKE” è un'album fatto di mille colori, mille ritmi, mille sfumature diverse, ricco di emozioni musicali e di mondi sonori distanti tra loro, ma che magicamente riescono a coabitare assieme in modo coinvolgente. Si passa da sonorità vicine al jazz e alla musica classica per arrivare al pop e al rock, si va dal soul alla musica afro-americana e brasiliana.

Si parte con una traccia strumentale, “ISFAHAN”, brano bellissimo, lento e di grande atmosfera, intessuto dal suono della splendida chitarra di Steve Vai. In certi momenti il brano sembra ricordare alcune atmosfere della “SIMPHONY NO.1” (altro album molto bello di Joe Jackson -del 1999- e interamente strumentale). La traccia numero 2, “CARAVAN”, è un'altro grande brano, che parte con una ritmica sostenuta dalle percussioni, per poi venire impossessata da un ritmo indiavolato dove le percussioni, il basso, la chitarra elettrica e I violini  tessono un tappeto sonoro grandioso, su cui si staglia la bellissima voce dell'iraniana SUSSAN DEHYM.
 La terza traccia è un'ottimo medley che racchiude I tre brani “I'M BEGINNING TO SEE THE LIGHT / TAKE THE 'A' TRAIN / COTTON TAIL”. Il brano viene affidato ad un ritmo in cui si fondono il pop, il funky e il jazz, portato avanti dalle percussioni di Sue Hadjopoulos (collaboratrice storica di J.J.), dalla chitarra di Vinnie Zummo, dal basso acustico di Christina McBride e dalla batteria di Ahmir Thompson. Il brano è affidato alla voce pacata ma incisiva di Joe Jackson.
 Il 4° brano è “MOOD INDIGO”, un bel brano d'atmosfera, sostenuto dall'ottima performance vocale di Joe Jackson. Il 5° brano è  un'ottimo brano strumentale (“ROCKIN' IN RHYTHM”) ed è l'esatto opposto dello strumentale che apre l'album, dove quello era riflessivo, interiore e triste ROCKIN' è invece ritmatissimo, ballabillissimo e molto divertente, sostenuto dal ritmo della batteria e dal pianoforte di J.J.
 Il 6° pezzo in scaletta è il bel medley “I AIN'T GOT NOTHING BUT THE BLUES/ DO NOTHIN' 'TIL YOU HEAR FROM ME”, grande brano, sostenuto da una ritmica possente e decisa e in cui I padroni di casa sono la chitarra elettrica di “Captain Kirk Douglas” e la batteria di Ahmir Thompson e su cui si staglia la voce decisa ed espressiva della cantante soul Sharon Jones. Bellissimo anche lo stacco centrale affidato al pianoforte di J.J. La traccia successiva è “I GOT IT BAD (AND THAT AIN'T GOOD)”. Un'altro bel brano, lento e riflessivo. La canzone è affidata ai violini e alle percussioni che stendono come un tessuto vellutato e leggero sotto la voce di Jackson, che ci regala un'altra ottima interpretazione vocale. L'ottavo brano è l'ottimo medley “PERDIDO/SATIN DOLL”, dove Joe ci porta verso il Brasile con l'interpretazione sensuale e splendida della cantante degli Zuco 103, Lilian Vieira, e anche l'arrangiamento del brano è ottimo.  Il 9° brano è il bel medley strumentale “THE MOOCHE/BLACK TAN FANTASY”, ed è il terzo e ultimo strumentale dell'album, dove Joe dimostra tutta la sua grandezza e genialità di produttore e arrangiatore, portando l'ascoltatore dentro un turbinio di suoni e di atmosfere con continui cambi di tempo e di strumentazione, passando spesso dalla chitarra di Steve Vai alla viola di Ralph Farris e al cello di Dorothy Lawson. La conclusione è affidata al brano “IT DON'T MEAN A THING (IF IT AIN'T GOT THAT SWING), ed è ancora un'altro piccolo capolavoro, quasi un “divertimento”, un duetto tra Joe Jackson e Iggy Pop (!!!). Il brano è ballibissimo, leggero e scorre via che è una bellezza cantato e suonato com'è con grande gusto ed eleganza ed è una degnissima conclusione per un'altro lavoro riuscitissimo di uno dei più grandi maghi della musica di ogni tempo.
HANNO SCRITTO DELL'ALBUM “The Duke”:
 BIOCRITICS.ORG: “Più si ascolta questo album più si ha rispetto per le idee musicali di Joe Jackson. Questo album è un tributo fatto da un genio verso un'altro genio.”
ONDA ROCK- rivista musicale on line:
registrato e mixato da Elliot Scheiner (Steely Dan, Bob Dylan, Sting) “The Duke" è il miglior omaggio possibile che Ellington potesse ricevere nel 2012, nonché l'ennesimo saggio della classe di un compositore che non finisce mai di stupire per la sua versatilità di musicista-arrangiatore e per l'anticonvenzionalità del suo approccio.
DISTORSIONI- rivista musicale on line:
“The Duke”è una robusta iniezione di  ‘modernismo’ e vitalità nei classici del maestro jazz, esaltandone le componenti pan-etniche già in nuce. Joe Jackson ha sempre flirtato con l’era dello swing (“Jumpin Jive”-1981- “Tucker”-1988) e stavolta è tornato sul luogo del delitto, rinnovandolo con precisione questa volta chirurgica.
STREAMING DELL'ALBUM “THE DUKE”
Copiando sul browser di ricerca del vostro computer il link sotto riportato potete sentire buona parte dell'album in streaming:
  https://www.facebook.com/earmusicofficial?sk=app_408278899213291